Le indagini sulla morte di Liliana Resinovich proseguono e nuovi oggetti sarebbero stati sequestrati nella casa del marito, Sebastiano Visintin.
Il caso legato alla morte di Liliana Resinovich continua a far parlare. La vicenda della donna scomparsa il 21 dicembre 2021 e trovata senza vita il 5 gennaio del 2022 nel boschetto dell’ex Opp di Trieste è sempre all’ordine del giorno soprattutto dopo che il marito, Sebastiano Visintin, è stato ufficialmente inserito nel registro degli indagati per omicidio. Stando alle ultime informazioni sarebbe andata in scena una nuova perquisizione nella casa dell’uomo dove le forze dell’ordine avrebbero portato via altri oggetti oltre agli ormai famosi coltelli da lavoro.

Liliana Resinovich: la posizione di Sebastiano Visintin
Il giallo della morte della povera Resinovich continua ad essere sotto la lente di ingrandimento delle forze dell’ordine e anche delle tante persone che vogliono finalmente sapere la verità sulla dipartita della donna. In questo senso la posizione di Sebastiano Visintin, il marito di Liliana, è piuttosto attenzionata, specie dopo la sua iscrizione nel registro degli indagati.
Dal canto suo, Visintin si è detto sempre disponibile a collaborare e sereno, compatibilmente con la perdita della moglie. Una posizione che, invece, ha trovato pareri diametralmente opposti da parte dei parenti della vittima, con Sergio Resinovich e non solo, spesso contro Sebastiano.
Gli oggetti portati via e i video della GoPro
Stando a ‘Chi l’ha visto?’, il caso della Resinovich potrebbe avere degli sviluppi. Dalle anticipazioni del programma, infatti, filtrano notize in merito ad una nuova perquisizione, iniziata sette ore prima del sequestro. Durante questi momenti, le autorità avrebbero portato via oggetti in apparenza comuni: un bracciale in caucciù spezzato, un maglione scozzese rosso e verde, un giubbotto bianco e nero come quello che si vede nei frame sfocati di una GoPro. E almeno due paia di guanti.
Questi nuovi oggetti si vanno ad aggiungere a forbici, cesoie, coltelli (centinaia), al maglione giallo e ai guanti arancioni già acquisiti in passato. Sui nuovi oggetti sarebbero filtrate anche le parole di Visintin: sul braccialetto in caucciù avrebbe detto: “Uno di quelli che uso per fissare il cellulare alla bici»”. E sul maglione rosso e verde: “Comprato a Prato, dopo la scomparsa di mia moglie”.
Altro fattore da analizzare riguarda i video girati con la GoPro nel giorno della scomparsa della Resinovich da parte di Visintin. Tali filmati, secondo lo youtuber pisano Paolo Ferrini che ha studiato a fondo le sequenze, potrebbero aver subito una post produzione.